Le ricette di Ruth – Bianca Anna Viarizzo

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Frossasco 26 settembre 2013

 

Le ricette di Ruth di Bianca Anna Viarizzo, edito da Il Laboratorio Edizioni, vuole aprire un dialogo col lettore per fargli comprendere l’importanza di una riflessione sul cibo che mangiamo, proponendogli anche delle ricette rivisitate della tradizioni ebraica.

Il discorso nella prefazione non è una trattazione sull’alimentazione sana e migliore per l’organismo, ma una spinta a riflettere di più su ciò che mangiamo, e dunque a fermarci un attimo e prendere fiato.

L’autrice riporta l’esempio del cibo kosher ebraico. Il dover sottostare a delle regole, quali il non poter mischiare all’interno dello stesso pasto carne e derivati del latte, oppure il non mangiare certi tipi di animali, ai quali non sia stata tolta la vita con un procedimento indolore, porta inevitabilmente a riflettere su ciò che mangiamo:

«un pasto non è mai un insieme di cibi a casaccio, ma il ragionato abbinamento di portate in equilibrio fra loro, sia per la gioia del palato che per la salute».

«Negli ultimi decenni si è sviluppato un paradosso che è figlio della nostra opulenza: parliamo di più del cibo, ma cuciniamo sempre di meno» afferma l’autrice. Il dover riflettere sul cibo porta anche al riflettere su ciò che si acquista, scegliendo e potendo variare per sperimentare i più diversi sapori. Un’abitudine che, come indica l’autrice, sta andando perdendosi. Ecco, allora, come paradossalmente il dover essere “obbligati” a sottostare a delle regole di controllo del cibo rendepiù liberi e anche più consapevoli.

Ma nella prefazione l’autrice spiega come il momento del pasto abbia anche una funzione sociale e aggregativa, che con i fast food e le generale velocità cui ruota la nostra Società si sta andando perdendo. Anche questo è ereditato dall’aver abbracciato la religione ebraica: molte feste cominciano a tavola «il cibo nell’Ebraismo è lo snodo di ogni festa» ed inoltre «è condivisione e non solitudine».

Le ricette di Ruth non sono solo una raccolta di ricette di cucina tratte dalla tradizione ebraica, ma vuole anche essere una breve (ma acuta) riflessione sul cibo. Perché il pasto potrà parere un aspetto secondario della nostra vita, forse solo scientifico, ma così non è: come tutto ciò che è legato all’Uomo, dell’Uomo dice qualcosa.

Il libro è acquistabile presso il ristorante Alef, il ristoshop ebraico di Torino, via Sant’Anselmo angolo via S. Pio V.

 

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