giovedì 25 giugno 2015
Il vicepresidente de Il Laboratorio, professor Rocco Picci, docente di psichiatria, ritorna a parlare tra le mura di casa, al Pacchiotti di Giaveno, sviluppando quanto aveva già esposto presso la biblioteca di Condove in un precedente intervento, sempre all’interno del programma di Incontri di Studio promossi dall’associazione.
Questa volta sotto la luce dei riflettori sono le nuove droghe che viaggiano sul web, titolo della conferenza , in ideale successione a quella precedente sull’alcoolismo.
Vengono illustrati gli stupefacenti facilmente reperibili sulla rete, col loro alone di fantasiosa suggestione e di reale pericolo per le giovani generazioni.
Come nel precedente incontro – e nel tipico taglio scientifico che sempre caratterizza i suoi contributi – il professo Picci non indulge a facili scandalismi, ma punta direttamente ai risultati delle ricerche che indicano come le droghe rappresentino un pericolo per la salute psichica di chi ne fa uso.
Il cervello di un giovane che fa uso di stupefacenti è del tutto paragonabile a quello di un anziano colpito da tutte le malattie degenerative ormai ben note alle famiglie ed ai servizi assistenziali.
Può bastare questo per fermare l’utilizzo di droghe, anche quelle cosiddette leggere che poi alla luce di quanto esposto leggere non sono affatto, sempre più alla portata dei giovani?
Sembra di no.
Il malessere è profondo.
Per questo la lotta si profila difficile.